Dentista Genova
“Attendere l’età di 6 anni per il primo bilancio di salute orale è un errore che molti commettono solo per convinzione….” (Jean-Jacques Vallée)
E’ a tre anni, quando il bambino ha tutta la sua dentizione da latte, che bisogna valutare il rischio di carie e le eventuali disfunzioni di crescita dei mascellari, perché è in dentizione decidua che si instaura e si modella la respirazione nasale, la deglutizione adulta, la masticazione sulla quale si fonda la crescita della base del cranio.
Quindi viene sottovalutato il periodo della dentizione da latte che invece è basilare per lo sviluppo generale del bambino.
A tre anni quindi la prima visita odontoiatrica, che deve essere l’occasione di valutare il rischio di carie nel bambino, di mettere a punto il bilancio di apporto di fluoro, di prendere informazioni sulla salute orale della famiglia.
Cosa dobbiamo dunque controllare in un paziente di 3 anni:
- I denti, il loro stato di mineralizzazione, di pulizia, per valutare se il bambino è a rischio di carie.
- La crescita oro-facciale.
Una bocca normale a 3 anni deve essere in rapporto a:
- Respirazione nasale – posizione della lingua
- Deglutizione
- Masticazione
- Abitudini ( ciuccio, succhiamento del dito ecc., mordersi il labbro…)
La respirazione deve avvenire con il naso il quale ha il compito di purificare l’aria,limitando le allergie, riscaldarla e umidificarla evitando la secchezza delle mucose, delle orecchie e della faringe: dunque evita otiti e riniti frequenti.La posizione della lingua sul palato durante la respirazione permette la respirazione nasale garantendo un buon accrescimento trasversale dei mascellari.
La posizione bassa della lingua porta alla respirazione orale con conseguente iposviluppo del mascellare superiore ed azioni di spinta sui denti anteriori dell’arcata mandibolare.
La deglutizione. Alla nascita la lingua e le labbra sono lo scambio sensoriale che crea il riflesso del meccanismo suzione-deglutizione (deglutizione infantile)
Con l’arrivo dei denti si ha il passaggio verso la deglutizione adulta che deve essere ben presente vero i 3-4 anni.
A questa età quando la deglutizione avviene a bocca chiusa e labbra serrate, con lingua ben posizionata sul palato, può essere definita normale.
Ma se invece persiste il meccanismo suzione-deglutizione,l’interposizione linguale tra le due arcate (la frequenza è di 1 volta al minuto) esercita una forza contro le arcate stesse da creare diverse alterazioni di crescita bucco-dentale e darà all’origine delle recidive dopo i trattamenti ortodontici.
La masticazione. All’eruzione dei denti da latte, attivazione e stimolazione della masticazione monolaterale alternata, con cibi di consistenza abbastanza duri danno al bambino buone abitudini di masticazione per il futuro.
Se visitiamo un bambino per la prima volta a sei anni, se ha già instaurato una “pigrizia masticatoria”cioè non masticherà bene il cibo ma lo deglutirà quasi intero, non vorrà modificare le sue abitudini.
Attivare una buona funzione masticante è il fattore chiave dello sviluppo trasversale dei mascellari.
Un insufficiente utilizzo della masticazione e non masticare cibi abbastanza duri non permettono di creare sufficiente spazio per tutti in denti delle 2 arcate.
Le abitudini . Vanno interrotte quelle sbagliate come l’uso del ciuccio, il succhiamento delle dita e il mordersi il labbro inferiore.
LA TRASMISSIONE INTRAFAMILIARE DELLA FLORA CARIOGENA
Un aspetto sottovalutato è la trasmissione madre-figlio della flora cariogena in generale e dello S.mutans in particolare, lo streptococco che causa la carie.
Il bambino acquisisce il corredo di specie cariogene molto precocemente, attraverso il contatto con la saliva della madre, che rappresenta la fonte principale dell’infezione.
Se infatti il livello di igiene e le condizioni di salute orale materne sono scadenti, la concentrazione salivare di S. mutans risulterà elevata e le probabilità che il microrganismo colonizzi il cavo orale del bambino molto precocemente saranno anch’esse elevate.
A ogni contatto con il cavo orale o con la saliva materna (baci, scambio di posate e altre modalità molto comuni), un gran numero di microrganismi raggiungeranno il cavo orale del bambino e maggiore sarà il numero di microorganismi trasmesso, maggiori saranno le probabilità che essi riescano a colonizzare stabilmente l’ecosistema ancora vergine..
Da qui l’importanza della prevenzione in età perinatale:
minore sarà la carica microbica contenuta nella saliva della madre, più tardi il batterio riuscirà a colonizzare il cavo orale del bambino.
Prevenzione in età perinatale
La gravidanza è un momento unico nella vita della donna ed è caratterizzata da cambiamenti fisiologici complessi che possono influire sulla sua salute orale e compromettere quella del nascituro.
Il mantenimento di condizioni ottimali del cavo orale della donna è, pertanto, fondamentale per il miglior esito della gravidanza e per la promozione della salute orale del nascituro.
Indispensabile é perciò che la futura mamma si sottoponga a controlli in quanto gengiviti gravidiche e carie possono influire sull’incidenza di malattie dentali nel bambino.
Il periodo di tempo tra la 14a e la 20a settimana è ideale per provvedere alle cure dentali
le terapie orali elettive possono, invece, essere rimandate dopo il parto
il ritardo nel provvedere alle cure necessarie per condizioni patologiche esistenti potrebbe comportare un rischio significativo per la madre e, indirettamente, al feto..
Ecco qualche raccomandazioni per la prevenzione in età perinatale:
- Curare la propria salute orale durante la gravidanza. È ormai accertato, infatti, che la mamma può passare al proprio neonato i batteri responsabili della carie: più estese e numerose sono le carie della mamma, maggiore è il rischio che la malattia compaia anche nel bambino.
- Sempre per ridurre il passaggio di batteri nocivi, meglio evitare comportamenti che comportano scambio di saliva,come la condivisione del cucchiaio della pappa o la pulizia del succhiotto con la propria saliva.
- Anche prima che il piccolo metta i denti, è bene pulire le sue gengive dopo le poppate, con una garza morbida , lo spazzolino, sempre morbidissimo, andrà usato quando spunteranno i primi dentini.
- Solo acqua nel biberon, se gli viene lasciato nella culla per addormentarlo. No invece ad altri liquidi.
- Limitare ai soli pasti i cibi contenenti zuccheri.
ERUZIONE DEI DENTI DECIDUI E DEI DENTI PERMANENTI
Intorno ai 2 anni la dentatura da latte è completa. I denti decidui, chiamati anche denti da latte sono più piccoli di quelli definitivi e hanno anche meno smalto
Verso i 6 anni abbiamo l’eruzione dei primi denti permanenti i primi molari , il dente n.6. Questi non sostituiscono i denti da latte, che sono 20 (5 per quadrante).
L’assenza di permuta,unita al fatto che presentandosi in un sito di grande triturazione nascono senza particolari fastidi, fa si che spesso la loro eruzione passi inosservata da parte dei genitori.
Nell’arco dei 7/8 anni verranno sostituiti i denti frontali (incisivi centrali e laterali)
Dai 9 anni si ha la permuta del IV ( il molaretto deciduo) che verrà sostituito con il dente 4 (primo premolare permanente)
Verso gli 11 anni si ha la permuta del V (secondo molaretto deciduo) sostituito dal 2° premolare Tra i 9 e i 12 anni si ha la permuta dei i canini.
Infine verso i 12 anni nasce il dente 7 : il secondo molare permanente.
E’ in questo arco di tempo che è molto importante la prevenzione che consiste principalmente nell’insegnamento delle norme non solo igieniche ma anche e sopratutto alimentari , nella fluorizzazione e nel sigillo dei solchi intercuspidali.
Norme igienico-alimentari

Frutta fresca e no alle caramelle alla frutta

Cibo per il battere della carie
La capacità degli alimenti di provocare carie (cariogenicità) non è dovuta solo alla quantità di zucchero contenuto nell’alimento stesso ma anche alla sua consistenza. Più un cibo è appiccicoso, più rimarrà sui denti e quindi favorirà la formazione della placca.
Ogni volta che si mangia, nella bocca entrano in funzione gli acidi che favoriscono la digestione. Dopo circa 20 minuti dalla fine del pasto, la secrezione di saliva riporta nella bocca il corretto ph.
L’ingestione continua di cibo non permette alla saliva di agire da soluzione tampone.

Proprio da evitare!
Molto spesso accade che siano proprio i genitori a impartire errate abitudini alimentari ai propri figli.
Queste le principali:
- intingere il ciuccio nello zucchero o nel miele per far stare tranquillo il neonato;
- mettere nel biberon, soprattutto durante la notte, liquidi molto zuccherati;
- aggiungere zucchero alla frutta grattugiata o alle spremute
- Mangiare cibi duri fa bene ai denti
- Iniziamo il pasto con la verdura!
Igiene orale quotidiana:

Insegnamogli a lavarsi i denti
Le prime manovre di igiene orale sono di esclusiva competenza del genitore a partire dall’eruzione dei primi denti e quindi a partire dai 6/7 mesi .
Si eseguono con una garzina morbida o con un piccolo spazzolino morbidissimo e con sola acqua, aggiungendo il dentifricio, in minima quantità, solo quando spunta il primo molare.
La rimozione della placca e dei residui alimentari dovrebbe avvenire dopo ogni assunzione di cibo.
Ma come insegnare al bambino a lavarsi i denti?
Quando è ora di lavarsi i denti il bambino fa un sacco di storie?
Ora vediamo come convincerlo a far diventare questo appuntamento un’abitudine divertente.
Un buon metodo per insegnare ai bambini a lavarsi i denti è quello di trasformare il momento della pulizia orale da dovere a gioco:
A partire dai 2 anni ci si può lavare i denti insieme, come un gioco suscitando lo spirito di emulazione del bambino verso l’adulto, guardatevi e confrontate i denti allo specchio, fategli scegliere lo spazzolino che preferisce, in commercio ce ne sono tanti che sembrano giocattoli.
dai 4 ai 6 anni si può insegnare a lavarsi i denti autonomamente ovviamente a seconda delle capacità del bambino ad impugnare lo spazzolino
Contemporaneamente insegnategli a spazzolare correttamente i denti: spiegategli molto semplicemente di andare con le setole dal rosso (gengive) al bianco (dente), cioè nell’arcata superiore dall’alto al basso, in quella inferiore dal basso all’alto.
Se impara bene il movimento gli rimarrà come buona abitudine anche quando cresce.
Per una bocca sana infatti è importante l’uso corretto dello spazzolino, che deve essere medio (setole né dure né morbide) e con la testina piccola.
Per la scelta del dentifricio meglio orientarsi verso gli specifici per bambini, formulati appositamente con poco fluoro, così anche se lo inghiotte non c’è rischio.
E quando inizierà a lavarsi i denti da solo, gratificatelo dicendogli che sta diventando grande.
Si sentirà fiero e incentivato a fare meglio.
Dite al bambino che i residui di cibo rimangono sempre attaccati ai denti e se non li eliminiamo chiameranno dei batteri che rosicchieranno i dentini.
Dai 6 anni il bambino deve essere autonomo, ovviamente sempre con la supervisione di un genitore.
La corretta manovra di igiene orale deve durare almeno 3 minuti
Fluoroprofilassi topica
La somministrazione di fluoro per via topica può essere effettuata a qualunque età, dal momento che ha l’obiettivo di promuovere i processi di remineralizzazione dello smalto e di inibire la crescita batterica e la produzione di acidi.
Le metodiche di fluoroprofilassi topiche sono molteplici e prevedono l’utilizzo di mezzi di somministrazione sia per uso domiciliare che professionale. Fra i primi vanno annoverati i dentifrici e i collutori mentre fra i secondi i gel, le soluzioni, la ionoforesi, le vernici, i dispositivi a rilascio controllato e i materiali da ricostruzione a rilascio di fluoro
Sigillatura dei solchi intercuspidali

Solchi sigillati
Questa tecnica nasce dalla constatazione che il 50% delle lesioni cariose si forma nei solchi intercuspidali dei denti. Non è facile per i piccini tenere pulito il fondo dei solchi, spesso irraggiungibile dalle setole dello spazzolino: qui la placca si accumula e inizia il meccanismo di disgregazione dello smalto che porta alla sua distruzione
.È possibile riempire il fondo di queste valli, dopo avere pulito perfettamente la superficie , con una resina fluida che occupa la spazio dove dovrebbe annidarsi la placca.
Tale resina ha ha una funzione non solo meccanica ma anche chimica, infatti rilasciando ioni fluoro previene ulteriormente la carie
Spero di aver dato esaurienti elementi di facile comprensione per sensibilizzare al massimo i genitori nel non facile compito di educare i propri figli alla conoscenza e al rispetto delle norme sia di igiene orale quotidiana che di igiene alimentare.
Queste regole potrebbero sembrare molto rigide, ma la vita è fatta di abitudini, abituiamo quindi il bambino sin da piccolo a rispettarle .
E’ in famiglia che si fa la vera prevenzione e non solo dentale.
Non è facile essere genitori, questo ben si sa, ma per l’amore verso i nostri figli quell’amore vero diretto al loro benessere fisico e mentale, tutto si può.